giovedì 12 luglio 2007

Noi e la Cina (ovvero la censura preventiva e la libertà d'informazione)

Voglio esprimere la mia solidarietà a Piero Ricca, un personaggio a volte scomodo ma sicuramente valoroso e tenace nel portare avanti pubblicamente le sue-nostre battaglie per la democrazia e la legalità. Giusto per inquadrare il personaggio è quello che dette del buffone in tribunale a Berlusconi. Denunciato dallo psiconano è stato assolto! Questa volta si è scontrato con Emilio Fede (riporto dal Blog di Beppe Grillo):
Ricca è un cittadino che manifesta il suo dissenso pubblicamente. Lo ha fatto anche con Fede che gli ha sputato in testa. Per fortuna senza conseguenze, anche perchè la dentiera ha tenuto. Il Dna di Fede contiene infatti la berluschite che provoca leccaculismo e asservimento. Ricca non ha denunciato lo sputacchiatore. Fede ha querelato Ricca. L’abusivo può diffondere il verbo del suo padrone, chi è senza padroni ha bisogno di una museruola. Gente come Ricca fa paura, non perchè sia un terrorista, ma per l’esatto contrario.
Quello che ha sconcertato un po' tutti è che la Guardia di Finanza gli ha sequestrato il suo sito. In realtà stamattina è possibile accedervi ma il post incriminato è scomparso con tutti i commenti.
Riporto l'appello di Piero Ricca rilanciato da numerosi siti:
CARI AMICI, NON POSSO AGGIORNARE IL BLOG. Mi è stato chiuso con atto della procura di Roma, un “sequestro preventivo” notificatomi alle 14,00 di oggi da due agenti della guardia di finanza del “nucleo speciale contro le frodi telematiche”, venuti da Roma. Il sequestro proviene da una querela per diffamazione presentata da Emilio Fede nei miei confronti per la famosa contestazione al circolo della stampa. Con il medesimo provvedimento hanno cancellato un mio post relativo alla vicenda Fede e i commenti in calce. Non hanno potuto, per motivi tecnici, togliere il video da youtube. Naturalmente farò immediata richiesta di dissequestro. Intanto posso solo scrivere queste righe in questa sede. Fra poco manderò un comunicato ai siti amici, e vi chiedo fin d’ora di farlo girare.Con Fede ce la vedremo in tribunale, magari davanti a uno dei magistrati diffamati e spiati negli anni del governo del suo datore di lavoro.E continueremo a criticare lui e i suoi simili sulla pubblica piazza, in nuove manifestazioni di dissenso.Nessuno riuscirà a sequestrare la libertà di espressione, mia e degli amici di Qui Milano Libera e del blog: questo è certo.Grazie a tutti." A presto, Piero.
Condivido pienamente quanto detto da Piero Ricca. Non è il primo caso di censura preventiva operata dalle forze dell'ordine (?). Avevo già scritto in un commento ad un vecchio post di due forum dell'Associazione Consumatori sequestrati con lo stesso metodo "preventivo".
MALA TEMPORA CURRUNT!!
Abbiamo qualcosa che ci accomuna con la Cina: la censura preventiva di Internet. D'altra parte per quanto riguarda la libertà d'informazione l'Italia è all'ultimo posto tra le nazioni dell'Europa occidentale nella classifica stilata da Reporters sans frontiers : nel 2005 siamo al 42° posto ed è considerata solo "parzialmente libera" (guarda la classifica). Per Freedom House siamo al 77° posto. Ne vogliamo parlare? Intanto è possibile leggere l'interessante pagina del sito Media Watch pieno di link e studi di organizzazioni sicuramente non di parte come l'Onu, Ocse, Parlamento Europeo, International Press Institute ed altri. (per approfondimenti: Media Watch). Concludo con una frase di Orwell che ho letto sul blog asfalto bagnato "la vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire".

4 commenti:

  1. E' un post scritto veramente bene che fa riflettere molto sulla libertà che abbiamo e quella che ci sembra di avere......

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  2. Chissà magari un giorno diventeremo una democrazia compiuta!!
    Ciao Fabio!

    www.giacomelli.blogspot.com

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  3. Sei ottimista, sicuramente più di me. Innanzitutto dovremmo chiederci cosa si intende per democrazia e poi quale esempio abbiamo di democrazia compiuta!!!! Ma, lasciando perdere la filosofia, per essere qualcosa dobbiamo mutarci da quello che siamo in un qualcosa di diverso. Chi? Noi cittadini. Sono convinto che non abbiamo bisogno di condottieri valorosi che incitino le masse alla rivoluzione. Questa, la rivoluzione, deve avvenire dentro di noi. I vari Beppe Grillo & co. devono servire a scuotere le coscienze ed invece tanti, troppi, invocano una sua discesa in campo da lider maximo. Come dire "vai avanti tu che io ti seguo" (forse, poi ci penso, non so). Per come la vedo io è dura. Luca, l'importante è continuare a sperare!

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  4. Anche Beppe Grillo si era occupato della classifica di Freedom House:
    http://www.beppegrillo.it/2007/02/una_repubblica.html

    Siamo l'unico paese dell'europa occidentale ad essere parzialmente liberi. Confortante!!!

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