Non ho mai parlato di Pisa! Ma oggi ho letto dell'iniziativa di stasera per commemorare Keith Haring e la sua presenza in città esattamente vent'anni fa, poco prima della sua morte. Haring dipinse un grande murales sul muro del convento di San Antonio Abate. E' una rarità perchè molte delle opere di Haring (di solito graffiti) sono state distrutte. L'Italia si è distinta per sensibilità aristica. Su Wikipedia ho trovato questo elenco:
- Graffiti sullo zoccolo del Palazzo delle Esposizioni a Roma (1982) - cancellato nel 1992 per "ripulire" il palazzo in occasione della visita di Michail Gorbaciov.
- Graffito di 6 x 2 metri realizzato nella metropolitana di Roma, linea A, tratto Flaminio-Lepanto, sulle pareti trasparenti del ponte sul Tevere - cancellato nel 2001.
- Interni del negozio Fiorucci a Milano (1985) - i murales in seguito sono stati strappati e venduti all'asta dalla galleria parigina Binoche.
- Tuttomondo a Pisa, sulla parete esterna della Chiesa di Sant'Antonio Abate (1989) attualmente - 2008 - in ottimo stato di conservazione.
- Due disegni a pennarello raffiguranti un surfista in una grande onda. Milano, collezione privata
Ho sempre ammirato tantissimo Keith Haring, uno di quei geni capaci di lasciare un'impronta indelebile in pochi anni di vita: quando è morto non aveva ancora compiuto 32 anni.
Di Pisa scrisse sul suo diario: «Guardo la cime del campanile (la torre pendente), è davvero molto bello qui. Se esiste il Paradiso spero che assomigli a questi luoghi».
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