mercoledì 24 ottobre 2007

Tra il nulla e la creatività?

Inizia domani a Firenze la seconda edizione del Festival della Creatività. Visto il grande successo dello scorso anno, dove ho avuto anch'io il mio minuscolo angolino, viene ripetuta questa esperienza sicuramente innovativa e che dimostra che di creatività ne abbiamo tanta. E' compressa come un vulcano apparentemente spento (così mi sembra che sia la nostra cultura) ma pronto ad esplodere quando meno te lo aspetti. La domanda che mi pongo spesso è proprio questa: dov'è finita la nostra cultura, la nostra creatività? I geni che abbiamo avuto (parlo della razza italica) erano casi isolati oppure riflettevano in qualche modo la società che li circondava? Indubbiamente noi italiani godiamo all'estero di una fama ed un prestigio superiore a quello che riusciamo, o possiamo, fare qui. Penso soprattutto all'architettura ma anche alla ricerca scientifica. Qui non si batte chiodo e così tanti bravi architetti se ne vanno all'estero. Divulgando capacità professionali e creative che sono però frutto del proprio "intuito" artistico. Non riflettono un sistema, una società, una cultura. Perchè succede questo? Di chi è la colpa? Cosa fare? Andarsene all'estero o arrabattarsi qui? Tante domande, troppe per un post! Tornando al Festival della Creatività in programma a Firenze prendo un pò di dati dal sito: 40.000 mq di superficie espositiva, 400 eventi, 1600 tra artisti e relatori provenienti da 40 paesi del mondo, un palinsesto animato da grandi esponenti del mondo dell’arte e della cultura italiana e internazionale. Si comincia giovedì 25, alle 14,30, con My Festival, gli MTV Toys, l’apertura delle mostre e degli spazi espositivi: Job Fair, InNova, Kids, QuiFree, Degustibooks, Digifestival, Robotica, Switch area. “Alfabeto Birmano” di Stefano Massini, con Ottavia Piccolo, è l’anteprima nazionale che inaugura il festival. Il brano teatrale è stato scritto appositamente per l’occasione. Creatività e competitività è il tema di cui parleranno Enrico Letta, Claudio Martini, Roberto Colaninno, Tommaso Fanfani, Massimiliano Fuksas, Riccardo Varaldo, Elio Fiorucci, moderati da Cesare Peruzzi. Gillo Dorfles, Massimo Cacciari e Derrick De Kerckhove si confronteranno subito dopo su Etica ed Estetica della Creatività. Tra gli spettacoli più attesi del primo giorno Tempi Moderni, con le musiche live dell’Orchestra della Toscana che suonerà l’inedita partitura musicale del capovoloro di Charlie Chaplin, e la chiusura affidata ad Andy Fletcher, il leader dei Depeche Mode. Indubbiamente i nomi presenti sono importanti ed il programma (lo trovi qui) veramente imponente.

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