venerdì 18 gennaio 2008

Due cose ci hanno entusismato più di altre a New York: l'architettura e la musica (strano vero?).
Il nuovissimo edificio del New York Times all'inizio mi ha lasciato perplesso, poi ho percepito una eleganza diversa, un pò austera, europea. L'interno, con i colori caldi, contrasta con il freddo metallo dell'esterno. Il giardino chiuso, con la calda luce del pomeriggio, è suggestivo. L'allestimento di mini-computer nella hall (opera di Hansen e Rubin) ha il sapore della fantascienza: si attivano quando gli passi davanti e fanno i bizbuzz delle telescriventi di una volta dando le ultime notizie.
Gli Harlem Gospel Choir li abbiamo gustati domenica al B.B.King Gospel Brunch. Veramente bravi e coinvolgenti.

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