Agorà era, nella polis greca, la piazza in cui i cittadini si riunivano per discutere e dibattere dei problemi della comunità e decidere cosa fare. Non sono così presuntuoso. Ma sarei contento di riuscire a parlare, ragionare, discutere con altri navigatori. Contento di porre domande e dare risposte.
sabato 26 luglio 2008
Pochi giorni alle Olimpiadi
Mancano pochi giorni.............. tutto è pronto. Tu sei pronto?
DA LA REPUBBLICA DI OGGI 30 LUGLIO 2008 PECHINO - La censura della Cina su internet rimarrà in vigore durante le Olimpiadi nonostante le promesse fatte al Comitato olimpico internazionale (Cio). Lo ha ribadito oggi il portavoce del Comitato organizzatore dei Giochi di Pechino, Sun Weide, confermando una posizione già espressa in precedenza dalle autorità cinesi. I giornalisti stranieri in Cina, sia quelli residenti abitualmente nel Paese che quelli venuti in occasione delle Olimpiadi, lamentano di non poter accedere ad una serie di siti web, critici verso il governo cinese. Questi siti rimarranno bloccati, e come questi anche quelli che si occupano dei diritti umani, le organizzazioni tibetane in esilio e molti media stranieri. Tra quelli vietati dovrebbero esserci il sito di Amnesty International, Deutsche Welle. una radio tedesca, i giornali Apple Daily di Hong-Kong e Liberty Times Taiwan. "La nostra promessa era di permettere ai giornalisti di usare internet per il loro lavoro durante le olimpiadi - ha detto Sun - e noi abbiamo assicurato questa possibilità a sufficienza". Di fatto la dichiarazione smentisce la promessa, che la Cina aveva fatto dietro le pressioni del Cio, di garantire l'accesso completo alla rete durante i giochi.
Mettete la vostra bandiera tibetana alle finestre e fate sentire che non siete pronti a questo massacro!!!
RispondiEliminaDA LA REPUBBLICA DI OGGI 30 LUGLIO 2008
RispondiEliminaPECHINO - La censura della Cina su internet rimarrà in vigore durante le Olimpiadi nonostante le promesse fatte al Comitato olimpico internazionale (Cio). Lo ha ribadito oggi il portavoce del Comitato organizzatore dei Giochi di Pechino, Sun Weide, confermando una posizione già espressa in precedenza dalle autorità cinesi.
I giornalisti stranieri in Cina, sia quelli residenti abitualmente nel Paese che quelli venuti in occasione delle Olimpiadi, lamentano di non poter accedere ad una serie di siti web, critici verso il governo cinese. Questi siti rimarranno bloccati, e come questi anche quelli che si occupano dei diritti umani, le organizzazioni tibetane in esilio e molti media stranieri. Tra quelli vietati dovrebbero esserci il sito di Amnesty International, Deutsche Welle. una radio tedesca, i giornali Apple Daily di Hong-Kong e Liberty Times Taiwan.
"La nostra promessa era di permettere ai giornalisti di usare internet per il loro lavoro durante le olimpiadi - ha detto Sun - e noi abbiamo assicurato questa possibilità a sufficienza". Di fatto la dichiarazione smentisce la promessa, che la Cina aveva fatto dietro le pressioni del Cio, di garantire l'accesso completo alla rete durante i giochi.