Il 28 luglio del 2004 moriva Tiziano Terzani, un autore che ho amato tantissimo. L'avevo conosciuto da pochi anni con il libro "Lettere contro la guerra" e mi aveva subito colpito il suo vedere la vita da un altro punto di vista. Finalmente una voce fuori dal coro, una voce profonda, attenta, intelligente. Un personaggio che ha viaggiato e visto un gran bel mondo, che ha visto morte, guerra, miseria, distruzione e che, forse per questo, è andato a cercare delle spiegazioni, dei significati a questa vita. Anche se profondamente fiorentino ha sempre vissuto in oriente facendosi influenzare da quella cultura. "Un altro giro di giostra" lo ha fatto conoscere al grande pubblico e scalare le classifiche. Poco prima di morire è stato intervistato da Controradio (che ora gli dedica uno speciale che trovi qui) ed il ricordo di quella trasmissione è sempre stato molto vivo in me. Esprimeva concetti semplici ma profondi proprio com'è nella cultura orientale. Sicuramente la sua lettura ha attivato la curiosità verso quel mondo ed ha contributo nella decisione di intraprendere il viaggio in Tibet e Nepal di due anni fa.
Meraviglioso il silenzio. Eppure noi moderni, forse perchè lo identifichiamo con la morte, lo evitiamo, ne abbiamo quasi paura. Abbiamo perso l'abitudine a stare zitti, a stare soli.... Senza silenzio non c'è parola.Non c'è musica. Senza silenzio non si sente. Solo nel silenzio è possibile tornare in sintonia con noi stessi, ritrovare il legame tra il nostro corpo e tutto-quello-che-ci-sta-dietro. (Terzani, Un altro giro di giostra)
frase meravigliosa... il rumore ci assedia ed appiattisce tutto
RispondiEliminanemmeno Terzani ...... mah
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