sabato 10 ottobre 2009

Un uomo in guerra contro tutti e fuori controllo

Sento il forte bisogno di scrivere un post "politico". La sentenza della Corte Costituzionale riaccende le speranze di tutti i cittadini onesti, quelli che credono che si possa vivere in uno stato di diritto. Molto dura di questi tempi da repubblica delle banane. Mai come ora la democrazia è in pericolo e la deriva della politica italiana è senza limiti. Il resto dell'europa è allibita per quello che sta succedendo qui ma in Italia la "gente" non se ne accorge nemmeno.
Mi è piaciuto molto l'editoriale di Paolo Flores d'Arcais sul nuovo giornale "Il fatto quotidiano" (il nuovo giornale con Padellaro, Travaglio, Colombo, Gomez, Fini ecc.) dal titolo "l'attacco finale". Ne riporto qualche passaggio.
"Berlusconi ha dichiarato guerra alla democrazia liberale... La democrazia liberale a differenza di quella giacobina si basa sul governo limitato, cioè su un esecutivo che non può mai esondare i limiti della Costituzione, quale che sia il consenso popolare di cui gode. E l'argine contro ogni tentazione dispotica è appunto la Corte Costituzionale, la sua autonomia e superiorità rispetto al governo.
Per Berlusconi tutto questo è ostrogoto. La divisione dei poteri, cioè l'autonomia della magistratura e dell'informazione, pilastri della moderna vita democratica, gli risulta incomprensibile. Pensa davvero che il voto o il sondaggio lo rendano padrone e signore dello Stato..... Berlusconi è posseduto da una incontenibile pulsione totalitaria. E ha deciso che è venuto il momento di soddisfare questo suo vizio fino in fondo, di emulare "l'amico Putin", che resta il suo modello.

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