sabato 23 aprile 2011

Pace in se stessi, pace nel mondo. I monaci di Thich Nhat Hanh a Pisa.


Thichh Nhat Hanh:

Mangiare in presenza mentale può aiutarci a mantenere la compassione dentro il nostro cuore. Una persona priva di compassione non può essere felice, non può entrare in relazione con gli altri esseri umani e con gli altri esseri viventi. E il mangiare la carne dei nostri propri figli è proprio quello che sta succedendo nel mondo, perché non pratichiamo il mangiare in presenza mentale.
Il Buddha ha parlato del secondo genere di nutrimento che consumiamo ogni giorno: le impressioni sensoriali; quel genere di cibo che assumiamo attraverso gli occhi, le orecchie, la lingua, il corpo e la mente. Quando leggete una rivista, consumate. Quando guardate la televisione, consumate. Quando ascoltate una conversazione, consumate. E queste cose possono essere altamente tossiche. Possono esserci molti veleni, come l' avidità, la violenza, la rabbia, la disperazione. Permettiamo così a noi stessi di farci intossicare da ciò che consumiamo in termini di impressioni sensoriali. Permettiamo ai nostri bambini di farsi intossicare da questi prodotti. Per questo è molto importante guardare profondamente dentro il nostro malessere, dentro la natura del nostro malessere, allo scopo di riconoscere la fonte di nutrimento che abbiamo usato per portarlo dentro di noi e nella nostra società.
Quello che il Buddha ha detto è: "Ciò che è venuto in essere - se sai come guardare profondamente nella sua natura e identificare la sua fonte di nutrimento, allora sei già sulla strada della liberazione." Ciò che è venuto in essere è la nostra malattia, il nostro malessere, la nostra sofferenza, la nostra violenza, la nostra disperazione. E se pratichiamo il guardare in profondità, la meditazione, saremo in grado di identificare la fonte di nutrimento, di cibo, che ha portato tutto questo in noi.
Dunque l'intera nazione deve praticare il guardare in profondità dentro la natura di ciò che consumiamo ogni giorno. Il consumare in presenza mentale non è il solo modo di proteggere la nazione, noi stessi e la società. Dobbiamo anche imparare come consumare in presenza mentale come famiglia, come città, come nazione. Dobbiamo imparare che cosa produrre e che cosa non produrre allo scopo di dare al nostro popolo solo cose che nutrono e che guariscono. Dobbiamo astenerci dal produrre quei generi di cose che portano guerra e disperazione nel nostro corpo, nella nostra coscienza, e nel corpo e nella coscienza collettivi della nostra nazione e società."

Thichh Nhat Hanh - tratto da Abbracciare la rabbia, Conferenza tenuta alla Riverside Church di New York il 25 settembre 2001

3 commenti:

  1. naturalmente ho le lacrime agli occhi...quanto male "produciamo"... se davvero tutti guardassimo in profondità con il cuore... non si consumerebbero "cibi" nocivi.
    intanto dal mio cuore ti auguro di trascorrere giornate serene.
    un forte abbraccio
    chiara

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