domenica 17 giugno 2007

Fecondazione assistita: Italia da terzo mondo

Siamo al terzo anno di applicazione della famigerata legge 40 sulla procreazione assistita ed è arrivato il momento di tirare un bilancio. Oltretutto è proprio al terzo anno che la legge prevede una verifica sulla attuazione ed è forse in questa fase che è possibile ridiscutere alcuni punti. Prescindendo dal fatto che la legge 40 andrebbe abolita e non modificata. Perchè è una legge profondamente ingiusta che ha riportato l'Italia indietro di 20 anni. Un divario con il resto del Mondo che nei prossimi anni potrà soltanto aumentare. L'espresso ha dedicato un lungo artico dal titolo eloquente: Fecondazione da Far West . Leggetelo con attenzione. Le gravidanze sono calalte di 10 punti mentre quelle multiple sono triplicate. Con tutti i rischi che ne consegue per la salute del bambino e della mamma. E poi sono qudruplicati i viaggi della speranza all'estero. E tutto questo per cosa? Cosa e chi ha spinto l'Italia a varare una simile aberrazione? Deriva da un ampio dibattito della comunità scientifica internazionale? Oppure è stata la Chiesa cattolica? Forse che in Spagna e Francia non sono cattolici? Solo noi abbiamo una legge simile!! Veronesi, sempre su L'espresso è molto duro: "improvvisamente, la cura della sterilità è arretrata nel tempo per regio decreto.... Io rispetto la fede religiosa ma non trovo giusto che una convinzione religiosa diventi il principio ispiratore, il solo e l'unico, di una legge che tutta la società, credente e non, deve rispettare e subire."
E' sacrosanto. Veronesi ha ragione!! Ma cosa possiamo aspettarci dai nostri politici, da noi stessi? Abbiamo avuto la possibilità di esprimere la nostra idea con il referendum. Ma hanno votato soltanto il 25 % degli italiani. La cosa non interessava. Vogliamo forse fare avere figli agli omosessuali? Vogliamo forse scegliere il colore degli occhi dei "nostri" figli? decidere il sesso? Non si può "scartare" un embrione (è una forma di vita) ma si può abortire al terzo mese! Teste di c..zo. Noi italiani siamo un popolo di ignoranti, presuntuosi, culturalmente arretrati. Facciamo parte del terzo mondo non dell'Europa. Abbiamo fatto una legge, confermata dal referendum, che limita il diritto alla procreazione ad un numero enorme di coppie (si calcola che una su tre abbia problemi), che impedisce la ricerca scientifica sulle staminali e sugli embrioni (da Wikipedia: un embrione è un individuo, animale o pianta, in una fase di sviluppo in cui non possiede ancora tutti gli organi dell'adulto. In particolare, nella specie umana viene definito embrione un individuo a partire dal concepimento fino al termine dell'ottava settimana di gestazione; dalla nona in poi viene chiamato feto). Nel nome di un convincimento religioso che non ha nessun fondamento scientifico: cioè che i 4 cerchietti nella foto abbiano un'anima e quindi abbiano gli stessi diritti di una vita umana. Sono convinto che la maggior parte degli italiani non sono andati a votare perchè ignoranti (nel senso di ignorare, non conoscere), superficiali, egoisti, infarciti di slogan di prelati e veline. E' un fatto culturale. E' mancanza di rispetto versa chi non la pensa come te. E' intolleranza. E' razzismo. Italiani brava gente? Mavaffanculo.
Veronesi è ottimista, beato lui, io non lo sono. "La libertà riproduttiva è uno dei diritti fondamentali della persona. A un certo punto lo capiranno tutti. Le idee sono come i semi portati dal vento. Prima o poi i semi si posano, e danno frutto".

Vorrei aggiungere tante altre notizie in merito ma mi limito ad una chicca tratta dal sito http://www.cercounbimbo.net/

Dall'interrogazione presentata il 07-06-2007 dall'On. Mauro Fabris (Udeur) al Ministro della Salute Livia Turco in merito alla corretta applicazione della legge 40:

da una serie di testimonianze rilasciate da circa 500 coppie che sono ricorse alla procreazione medicalmente assistita registrate sul sito Internet www.cercounbimbo.net, emerge che nei casi in cui si sono prelevati solo tre ovociti (esattamente il numero massimo che la legge impone siano inseminati, ovverosia quanto previsto dall'articolo 14, comma 2 della legge n. 40 del 2004) solo nel 10 per cento dei casi si è ottenuta la fertilizzazione di tutti e tre gli ovociti prelevati; mentre qualora siano prelevati più di 3 ovociti, risulta possibile ottenere tre embrioni fertilizzati circa nel 50 per cento dei casi; ...

se il ministro interrogato non concordi nel ritenere che, alla luce di quanto descritto dalla presente interrogazione, la legge n. 40 del 2004, così come concepita, non funzioni di fatto, con tutte le conseguenze aberranti ed eticamente inammissibili che si possono immaginare; ...

se inoltre ritenga possibile, stante il numero di circa 25/30.000 cicli di fertilizzazione anno, atteso che controlli a «campione» non avrebbero ovviamente alcun senso giacché l'embriologo, al momento del controllo ovviamente rispetterebbe le disposizioni, avere a disposizione un congruo numero di biologi NAS, esperti in tecniche di riproduzione, che possano entrare nei laboratori di fertilizzazione nel momento della inseminazione degli ovociti in modo da controllare, caso per caso, che la legge venga applicata correttamente

Replica di Cerco Un Bimbo all'On. Fabris (Udeur): secondo i nostri dati nessuna strage di embrioni, semmai strage di ovociti
In relazione all'interrogazione presentata dai deputati Udeur al Ministro della salute Turco, secondo cui le testimonianze presenti sul sito www.cercounbimbo.net indurrebbero a pensare che i centri di procreazione assistita italiani violino la legge 40 inseminando più di tre ovociti, l'associazione Cerco Un Bimbo smentisce nel modo più assoluto questa lettura dei dati, ritenendola frutto di un grossolano errore di interpretazione.Le testimonianze in questione, contenute in un sondaggio rivolto ai pazienti intitolato "quanti embrioni hai ottenuto dopo l'entrata in vigore della legge 40", dimostrano infatti esattamente il contrario, e cioè che quasi la metà dei pazienti produce un numero di ovociti superiore ai tre che la legge impone di fecondare, trovandosi così nella condizione di veder buttare molti degli ovociti prodotti con la stimolazione ormonale, stante l'obbligo di legge a inseminarne solo tre. Infatti oltre il 48% dei pazienti risponde di avere ottenuto i fatidici tre embrioni previsti dalla legge pur avendo a disposizione un numero di ovociti ben maggiore (ovociti che dunque sono stati buttati o, se il centro lo consente, congelati, che tuttavia sappiamo essere quasi la stessa cosa vista l'inefficacia del congelamento ovocitario); e solo il 10% dei pazienti risponde di avere avuto a disposizione esattamente tre ovociti e dunque di non averne sprecato nessuno.Forse i deputati Udeur e l'on. Fabris sono stati tratti in inganno, nella lettura del sondaggio, dall'ignoranza delle pratiche di procreazione assistita e dal non sapere che, a seguito di una stimolazione ovarica, è normale ottenere un numero elevato di ovociti. Quello che non è normale – ma che è appunto conseguenza della legge 40 – è che la maggior parte di questi ovociti vengano buttati anziché fecondati, come avveniva prima della legge 40 e come avviene in tutto il mondo civile. Se in Italia c'è un strage dovuta alla legge 40 è una strage di ovociti, non certo di embrioni. E del resto se così non fosse, come si spiegherebbero i due fatti più evidenti dopo l'entrata in vigore della legge 40, e cioè il calo del numero di gravidanze ottenute con la procreazione assistita e la massiccia fuga dei pazienti verso i centri esteri? A questo proposito, un altro sondaggio dell'Associazione Cerco Un Bimbo presentato il 21 maggio scorso durante un convegno organizzato all'Istituto Superiore di Sanità attesta che oltre il 40% delle coppie che vanno all'estero lo fanno per trattamenti di fecondazione omologa, dunque esattamente per evitare il limite dei tre ovociti posto dalla legge italiana; riteniamo che questo dato basti da solo a destituire di fondamento il sospetto dei deputati Udeur sulle violazioni della legge commesse dai centri italiani.Quali che siano le motivazioni che hanno portato i deputati Udeur a volersi servire del nostro sondaggio per avallare il sospetto che i medici italiani violino la legge 40, riteniamo questo utilizzo dei nostri dati non solo distorto e pretestuoso ma anche oltraggioso nei confronti della nostra associazione e dei suoi affiliati. Da sempre Cerco Un Bimbo si batte contro le restrizioni introdotte dalla legge 40, giudicandola uno scempio che danneggia i pazienti e impedisce migliaia di nascite desiderate; e migliaia di testimonianze presenti sul nostro sito attestano che se la legge 40 non funziona non è certo perché disapplicata, ma al contrario proprio per le conseguenze delle sua applicazione. Che il nostro nome e le testimonianze dei nostri pazienti vengano usate per sostenere qualunque lettura differente da questa è qualcosa che suona come un clamoroso "oltre al danno la beffa".

2 commenti:

  1. c'è un grosso equivoco attualmente in Italia. Se l'embrione dopo 24 ore dalla fecondazione è già vita e quindi va tutelato perchè è possibile "uccidere" un feto con l'aborto? Quindi, o si abolisce la legge 40 oppure la 194. Così è assurdo. Chi ha avuto il coraggio di fare la legge 40, se è convinto di quello che ha fatto, rimetta in discussione la legge sull'aborto. Vada fino in fondo. Per coerenza verso se stesso ed i propri elettori.

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  2. Secondo me quelli del terzo mondo si offendono!!!

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