sabato 28 luglio 2007

L'unico vero maestro non è in nessuna foresta, in nessuna capanna, in nessuna caverna di ghiaccio nell'Himalaya... E' dentro di noi.

In India si dice che l'ora più bella è quella dell'alba, quando la notte aleggia ancora nell' aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l' uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa. Sono diversi, ma non facilmente separabili, sono distinti, ma «non sono due». Come un uomo e una donna, che sono sì meravigliosamente differenti, ma che nell' amore diventano Uno. Quella è l' ora in cui in India - si dice - i rishi, «coloro che vedono», meditano solitari nelle loro remote caverne di ghiaccio nell' Himalaya caricando l' aria di energie positive e permettendo così anche ai principianti di guardare, appunto in quell' ora, dentro di sé, alla ricerca della spiegazione di tutto. (Terzani, Un altro giro di giostra)



Il ventotto luglio di tre anni fa Tiziano Terzani ha lasciato il suo corpo. Ha lasciato tutti noi che lo abbiamo amato. Che magari, come è stato per me, lo avevano appena conosciuto. Io l'ho sentito parlare ad un microfono aperto di Controradio nel periodo del Social Forum di Firenze. Ho subito comprato e letto i suoi libri e più leggevo e più mi piaceva. (Infatti ho scritto altri post). Terzani è così. Per alcuni è solo una moda, per altri un maestro di vita, ciò che vorremmo essere o che vorremmo sentirci dire. Un balsamo per il nostro cuore e benzina per la nostra mente. Perchè il bello di Terzani è che lui non si è posto come quello che ha scoperto il "rimedio" ed ora te lo vuole vendere. Lui ha trovato la sua strada, noi dobbiamo trovare la nostra. Questa è la sua grande e semplice verità. Tantissime persone lo adorano. Sono quelle che si ritrovano tutti i giorni nel forum dedicato a Terzani e che per stasera hanno organizzato incontri spontanei per leggere e ricordare in allegria Terzani. Non ci sono commemorazioni organizzate, con sindaci e personaggi illustri, ma aggregazioni tra amici in posti pubblici. Chi vuole può portare un libro e leggere un brano. Terzani non è un guru e non esiste il terzanismo come fenomeno di massa. Era uno di noi, una persona vicina, un amico, il babbo, un fratello maggiore. Govinda Hare Tiziano.

2 commenti:

  1. Per fortuna si comincia a dimenticare il "fenomeno" Terzani ed a guardare all'essenza di quello che ci ha lasciati. Come dire: meglio pochi ma buoni.

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