martedì 25 settembre 2007

Pubblico la lettera scritta da Di Stefano a Beppe Grillo a seguito della sentenza dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia europea che per l'ennesima volta ha dato ragione a Europa 7 e bocciato la legge Gasparri. Rete 4 continua imperterrita ad occupare abusivamente le frequenze assegnate da anni ad Europa 7. I governi Berlusconi/Prodi hanno sempre ignorato le sentenze italiane (compresa la Corte Costituzionale) e quelle europee. Le legge, in Italia, non è uguale per tutti. Quello che più colpisce è il vuoto assoluto dell'informazione. L'Italia è un paese sempre più triste.
“Caro Beppe,
sei stato come al solito buon profeta, quando nell’intervista prima di salire sul palco, hai detto ai numerosi giornalisti presenti: “il prossimo V-day sarà contro di Voi perché la gente si sta accorgendo sempre di più che non scrivete nulla che possa seriamente dispiacere alla “casta politica” ed ai loro potenti amici.” Puntualmente ciò si è verificato, infatti il 12 settembre a seguito delle conclusioni dell’Avvocato generale della Corte di Giustizia europea riguardanti la nostra vicenda, nelle quali viene bocciata la Legge Gasparri e si riconoscono i diritti di Europa 7, c’è stato un “silenzio assordante” da parte della “GRANDE STAMPA”, in particolare Il Corriere della Sera e La Repubblica, ma anche RAI e Mediaset. Quest’ultima s’è chiusa in un anomalo, assoluto mutismo ed il Ministro Gentiloni è letteralmente sparito. Sarebbe andata ben diversamente se le Conclusioni dell’Avvocato generale fossero state favorevoli alla Legge Gasparri. Mediaset ne avrebbe parlato per una settimana a reti unificate e sulla RAI avrebbe imperversato la faccia e lo “sguardo intelligente” dell’ex Ministro Gasparri. Grazie a Dio e all’Avvocato generale questo c’è stato risparmiato. Il Corriere della Sera (in otto anni non ha mai affrontato il caso Europa 7) avrebbe messo la notizia in prima pagina con grandi approfondimenti. Hanno avuto il coraggio di scrivere soltanto: Marco Mele (Il Sole 24 Ore) e Marco Travaglio (L’Unità). C’è stata anche un’iniziativa di Articolo 21 che in particolare con Beppe Giulietti si sta battendo contro questo silenzio assordante e si chiede “cosa c’è dietro”. Se il Governo Prodi nell’udienza presso la Corte di Giustizia avesse combattuto la Legge Gasparri “come era Suo dovere” invece di difenderla, oggi avrebbe potuto vantarsi di aver provvisoriamente sconfitto una “legge vergognosa” e parzialmente rispettato il patto con i Suoi elettori, invece di nascondersi insieme alla “GRANDE STAMPA” e alle “GRANDI RETI TELEVISIVE”.
Caro Beppe, per fortuna esiste la rete, il suo popolo ed il tuo grande impegno per una informazione libera.
Grazie e complimenti per il V-day.” Francesco Di Stefano - Europa 7

4 commenti:

  1. Ciao,
    innanzitutto grazie per essere passato dal mio blog... poi l'argomento che hai trattato in questo post fa davvero incavolare, la reazione che mi genera è quella di andare in parlamento prendere due o tre persone per le orecchie e trascinarle in piazza, davanti ad una folla inferocita, con un microfono costretti a dare spiegazioni e a fare promesse, in maniera pacifica...ma con un sottile minaccia... siamo stanchi di essere soggiogati da questo potere arrogante, servono politici che hanno voglia di cambiare questo andamento, io ho ancora fiducia nella politica.

    Mi paragono a Mondrian perchè ritengo che in quelle geometrie così ordinate ci sia anche un caos intrinseco, una sorta di doppio significato nel quale mi ritrovo.

    Ciao ciao,
    saluta la singer,
    che tra l'altro ieri sera è stata bravissima.

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  2. Io ho fiducia nell'impegno politico ma non in questi politici, in questi partiti. Una volta tramontate le ideologie (e passata la buriana di tangentopoli) i partiti sono diventati espressione di gruppi di potere, di interessi personali o di una cerchia ristretta, lontani anni luce dalla gente. Ma di cosa si occupano, di cosa parlano questi politici? Leggere di politica in questi tempi assomiglia alla cronaca finanziaria del Sole 24Ore. Sembra il resoconto di un consiglio di amministrazione di una multinazionale. Miliardi di euro snocciolati come.... noccioline, tesoretti, manovre, sgravi, si è appena placato il dibattito sulla precedente finanziaria e già si parla della prossima. Ma la politica dov'è? La sinistra dov'è finita?

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  3. ho creduto nella politica, ho lottato per la politica .......oggi mi vergogno della politica

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  4. Anonimo, sono parole forti sicuramente nascondono una sofferenza interna. Secondo si deve distinguere la politica dal sistema politico e dai partiti. La distinzione è difficile. Ho guardato su wikipedia e mi si sono confuse le idee:
    "Volendo tentare una definizione potremmo dire che la politica è quell'attività umana, che si esplica in una collettività, il cui fine ultimo - da attuarsi mediante la conquista e il mantenimento del potere - è incidere sulla distribuzione delle risorse materiali e immateriali. Altre definizioni, che si basano su aspetti peculiari della politica, sono state date da numerosi teorici: per Max Weber la politica non è che aspirazione al potere e monopolio legittimo dell'uso della forza; per David Easton essa è la allocazione di valori imperativi (cioè di decisioni) nell'ambito di una comunità; per Giovanni Sartori la politica è la sfera delle decisioni collettive sovrane."

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