lunedì 8 ottobre 2007

Un nuovo grande partito vicino alla gente

Dopo la citazione di Machiavelli mi scappa di parlare di politica nostrana. Già mi sento male. Prendetelo come uno sfogo e portate pazienza. Allora. Tra qualche giorno ci saranno le primarie del nuovo PD. Io non andrò a votare. Ho letto (e votato) le domande che Repubblica ha posto ai candidati. Prendo l'ultima fatta, la 9 sull'etica e i diritti. La domanda era secca:
Su alcune questioni etiche è difficile trovare un orientamento unitario, in un partito che ha diverse ispirazioni come il PD. Pensiamo, in particolare:
a) all'aborto
b) alla fecondazione assistita
c) ai diritti delle coppie conviventi (etero e omosessuali).
Ci può indicare quali progetto legislativo intende sostenere su ciascuno di questi temi e quale priorità attribuisce loro nel programma del Partito Democratico?
La risposta più votata è stata quella di Veltroni (il 34%, ha sempre vinto lui). Eccola:
Sull'aborto penso che la 194 non vada modificata, ma attuata meglio nella parte che riguarda la prevenzione: interroghiamoci sul perché ad abortire siano oggi in particolare le donne immigrate. Fermo restando il principio della libertà di scelta, nessuna donna dovrebbe essere costretta ad abortire per ragioni sociali ed economiche. Sulla fecondazione assistita, credo si debba utilizzare la revisione periodica delle linee-guida, prevista dalla stessa legge 40, per allinearla alle più recenti scoperte scientifiche e per una valutazione attenta e serena della sua applicazione, resa più urgente dai frequenti ricorsi e da alcune recenti sentenze della magistratura. Sui diritti delle coppie conviventi, penso che il disegno di legge del Governo sia una buona base di partenza per il confronto parlamentare. Quel che è certo è che il Pd lavorerà per il riconoscimento dei diritti delle persone che vivono nelle unioni di fatto, indipendentemente dal loro orientamento sessuale: non c'è contraddizione fra sostenere il valore della famiglia tradizionale e riconoscere i diritti di chi si ama e convive.
Al secondo posto (20%) Rosy Bindi che ha detto:
Penso ad un Pd come scuola di nuova laicità, in cui sulle questioni etiche non si procede a colpi di maggioranza e non si fanno guerre ideologiche sbandierando valori, che nella pratica sono negati. Sull'aborto, si tratta di non banalizzare una questione delicata: la 194 non è stata toccata neppure dal centrodestra. Va attuata in tutte le sue parti anche quella sulla prevenzione e i consultori familiari. Per ogni donna, infatti, l'aborto è una sconfitta e una perdita lacerante.La legge 40 sulla fecondazione assistita è stata approvata da una maggioranza trasversale e il corpo elettorale non ha compreso e ha rifiutato la sua parziale abrogazione. Entro questi limiti politici e costituzionali si può discutere e migliorare. Sui diritti e doveri dei conviventi abbiamo dato prova, con il ddl sui Dico, di colmare un vuoto legislativo, nel rispetto dei principi costituzionali e dei valori etici. Chi l'ha criticato perché insufficiente, non è stato in grado di proporre un'alternativa altrettanto equilibrata. Chi l'ha criticato perché troppo liberal, non è stato in grado di andare al di là del no. Forse avevamo visto giusto, realizzato un modello pluralista. Ne riparleremo nel Partito democratico, davvero.
Nessuno ha risposto puntualmente. Discorsi fumosi su temi importanti che riguardano l'etica, la società, le famiglie, le persone, la vita reale, quotidiana di milioni di persone. Sulla legge 40 Veltroni dice un'assurdità. Utilizziamo le revisioni periodiche (3 anni, quindi ora!) previste dalla legge, alla luce delle recenti scoperte scientifiche. CIOE'? Ma è una legge del 2004, ma di quali scoperte scientifiche parla? Non è cambiato niente in questi 3 anni Valter! (Veronesi: "improvvisamente, la cura della sterilità è arretrata nel tempo per regio decreto".) Perchè non dire che è una legge sbagliata, voluta dal governo Berlusconi? Forse è da modificare e non ha il coraggio di dirlo? Si capisce cosa ne pensa lui? Ho dei problemi io oppure non ha detto niente? Oltretutto appena la Turco Livia ha provato a parlare di revisione periodica si è alzata un fuoco di sbarramento, anche all'interno della maggioranza (ne ho parlato in un post), addirittura con interrogazioni parlamentari "preventive" (il tapiro spetta all'On. Fabris dell'UDEUR che ha chiesto la presenza dei "NAS, esperti in tecniche di riproduzione, che possano entrare nei laboratori di fertilizzazione nel momento della inseminazione degli ovociti in modo da controllare, caso per caso, che la legge venga applicata correttamente"). Le ricerche scientifiche di Veltroni & co. hanno fatto sì che la percentuale di successo è scesa del 15% e che molte coppie sono costrette ad andare all'estero con grande dispendio di soldi e stress. I risultati della nuova legge, secondo il rapporto del Ministro al Parlamento, sono questi: "è avvenuta una diminuzione delle percentuali di gravidanze, con conseguente diminuzione di bambini nati; è più elevata la percentuale di trattamenti che non giungono alla fase del trasferimento o con bassa possibilità di successo; il numero di ovociti inseminati è minore, ma il numero di embrioni trasferiti è superiore; più elevata è l’incidenza di parti plurimi, con i conseguenti effetti negativi immediati e futuri per i nati e per la madre; sono aumentati gli esiti negativi delle gravidanze". (Se ti va leggi qui la dolorosa testimonianza di una coppia con problemi di fertilità)
Riguardo alle unioni di fatto la posizione di Veltroni è più chiara: la proposta di legge sui DICO (?) è ben fatta e da quella si aprirà il dibattito parlamentare (sigh). Poi si sbilancia in una affermazione di principio generica che non trova riscontro nella proposta di legge sui DICO. Bada bene, forse non tutti sanno che quella sui Dico è solo una proposta di legge "giacente" in Parlamento. Tanto è bastato a suscitare tutto quel clamore. Nessuno ne parla più, eppure era nel programma dell'Unione. Sinceramente, qualcuno crede che la futura politica del PD sarà più incisiva su questi temi? In quanto a Rosy Bindi la sua risposta mi è piaciuta di più: lei, cattolica, parla di partito laico. Notevole. Dice parole giuste sull'aborto. Glissa anche lei sul tema spinoso della fecondazione assistita ("ne discuteremo": benissimo, ma quando?). Con il disegno di legge (ddl) abbiamo dato prova.... colmare.... principi costituzionali........ valori etici..... ne riparleremo. Bla bla bla. Nessuno ha parlato di progetti e priorità. E' la solita solfa. Ma io voglio votare una persona con la quale poter condividere il modo di vedere la vita, la politica, i valori sociali ed etici, uno di cui potermi fidare. Per questo non andrò a votare. Però, forse, c'è ancora una speranza. Manca il domandone finale, la decima domanda, quella decisiva, quella che ci farà capire finalmente tutto. Non vedo l'ora che esca, non vedo l'ora di leggere le risposte dei nostri fantastici cinque supereroi (i fab five all'amatriciana).
PS - Dimenticavo. Alla richiesta di "etichettare" il nuovo PD (liberale, liberista, socialista, riformista, cristiano, laico, moderato) Veltroni ha brillantemente risposto: nessuna etichetta (poi ci ha ripensato ed ha detto timidamente "riformista", ma l'ha detto di sfuggita in mezzo al discorso se no era troppo incisivo e magari qualche "alleato" si arrabbiava. Sai com'è, gli equilibri......).

Dal sito dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica www.lucacoscioni.it

La voce degli alberi (Luca Coscioni morto il 20 febbraio 2006 a 39 anni )
“Vorrei scendere e camminare e abbracciare il vento, ma non posso. Mi piacerebbe andare incontro al temporale correndo, ma non posso. Vorrei innalzare un inno a questo spettacolo meraviglioso, ma le parole mi nascono nel cuore e mi muoiono in bocca. Dovrei essere uno spirito libero per poter gioire, ora. Sono invece un uomo provato dalla Sofferenza e dalla perdita della Speranza. Non sono solo, ma provo solitudine. Non è freddo, eppure provo freddo. Tre anni fa mi sono ammalato ed è come se fossi morto. Il Deserto è entrato dentro di me, il mio cuore si è fatto sabbia e credevo che il mio viaggio fosse finito. Ora, solo ora, comincio a capire che questo non è vero. La mia avventura continua, in forme diverse, ma indiscutibilmente continua. Nove anni fa, nel Deserto del Sahara, stavo cercando qualcosa. Credevo di essere alla ricerca di me stesso e mi sbagliavo. Pensavo di voler raggiungere un traguardo e mi sbagliavo. Quello che cercavo non era il mio ego o un porto sicuro, ma una rotta verso quella terra per me così lontana dove abitano Amore e Speranza.”

Noi che non possiamo aspettare (Luca Coscioni)
C'era un tempo per i miracoli della fede. C'è un tempo per i miracoli della Scienza. Un giorno, il mio medico potrà, lo spero, dirmi: Prova ad alzarti, perché forse cammini.
Ma, non ho molto tempo, non abbiamo molto tempo.
E, tra una lacrima ed un sorriso, le nostre dure esistenze non hanno certo bisogno degli anatemi dei fondamentalisti religiosi, ma del silenzio della libertà, che è democrazia. Le nostre esistenze hanno bisogno di una cura, di una cura per corpi e spiriti.
Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma, non possono aspettare.
Non possono aspettare le scuse di uno dei prossimi Papi.

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