mercoledì 19 dicembre 2007

Sicurezza ed emozioni

Scusate ma linko un post dello scorso mese in cui parlavo della sicurezza sui luoghi di lavoro. Dopo la tragedia di Torino l'argomento è diventato caldo ed ogni giorno si legge con grande evidenza delle vittime quotidiane. I riflettori sono accesi ma tra un l'emotività mediatica verrà spostata su qualcos'altro. Le persone continueranno a morire sui luoghi di lavoro ma non faranno notizia. Fino alla prossima strage.
Aggiungo una cosa. Le leggi sono importanti e quelle in Italia non mancano. Abbiamo da almeno 40/50 anni ottime leggi sulla sicurezza che l'Europa ci ha copiato. Solo che loro le hanno applicate e noi no. Mancano i controlli sistematici ed effettivi. Quelli che entrano nel merito tecnico delle scelte fatte, di come avvengono le lavorazioni nella prassi quotidiana, non un semplice controllo delle "carte" e delle certificazioni. Quelle oramai le hanno quasi tutti. Finiamo di fare leggi fotocopia che si limitano ad inasprire le pene per i "responsabili" (spesso sono solo dei parafulmini, dei prestanome), tanto in carcere non ci va nessuno. Staniamo dagli uffici gli ispettori della ASL e dell'Ispettorato del Lavoro. Finiamola con soglie assurde come quella del 20% (vedi post), sanatorie, deroghe, autocertificazioni ecc ma investiamo in sicurezza, quella vera che si fa anche con la formazione e l'informazione e con la certezza della pena e del diritto.

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