Agorà era, nella polis greca, la piazza in cui i cittadini si riunivano per discutere e dibattere dei problemi della comunità e decidere cosa fare. Non sono così presuntuoso. Ma sarei contento di riuscire a parlare, ragionare, discutere con altri navigatori. Contento di porre domande e dare risposte.
lunedì 26 settembre 2011
Morta Wangari Maathai, la mamma degli alberi
È deceduta a Nairobi, dove era in cura per un tumore Wangari Maathai, prima donna africana a ricevere il Nobel per la pace. Nel 2004 il riconoscimento le arrivò per «il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace». Stoccolma riconobbe la sua capacità di coniugare le battaglie ambientaliste a quelle per la sostenibilità alimentare e per i diritti delle donne nel continente africano. Wangari Maathai era membro del parlamento keniota ed è stata assistente ministro per l'Ambiente e le Risorse Naturali nel governo del presidente Mwai Kibaki, fra il gennaio 2003 e il novembre 2005.
Wangari Maathai, la più importante ambientalista sostenitrice dei diritti delle donne in Kenya, ha fondato, nel 1977, il Greenbelt Movement on Earth Day, incoraggiando gli agricoltori (il 70% dei quali sono donne) a piantare alberi, un “polmone verde”, in modo da arrestare l'erosione del suolo, da poter avere un po’ d'ombra, e da ottenere legname e legna da ardere. Ha distribuito semi alle contadine e ha instaurato un sistema di incentivi per ogni semina che sopravvive. Fino ad ora, il movimento ha piantato oltre quindici milioni di alberi, ha prodotto guadagni per ottomila persone nel solo Kenya, e si è esteso in oltre trenta paesi africani, negli Stati Uniti e ad Haiti.
La Maathai ha vinto l'Africa Prize per il suo lavoro di prevenzione della fame, ed è stata proclamata cittadina esemplare dal governo keniota e dalla stampa ufficiale. Qualche anno più tardi, quando la Maathai ha denunciato la proposta del presidente Daniel Arap Moi di erigere un grattacielo di sessantadue piani al centro del più grande parco di Nairobi, le autorità l’hanno avvertita di tenere a freno le critiche. Lei ha promosso una campagna pubblica, e le forze di sicurezza le hanno “fatto visita”. Quando ancora si è rifiutata di essere messa a tacere, l'hanno tormentata e minacciata. La polizia l'ha arrestata e interrogata, senza nemmeno un'accusa valida. Alla fine Moi è stato comunque costretto a rinunciare al progetto, in gran parte a causa della pressione che la Maathai era riuscita a generare.
Anche oggi Maathai continua a lavorare per la salvaguardia dell'ambiente, per i diritti delle donne, e per le riforme democratiche. Dal seme di un’organizzazione il cui obiettivo era di sviluppare le potenzialità delle persone e la loro partecipazione politica, ora sono nati alberi maestosi con lunghi rami forti.
Wangari Maathai ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace nel 2004.
(fonte: Robert F. Kennedy Foundation of Europe)
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