sabato 4 ottobre 2008

Tibet, tra cielo e spiritualità

Ieri sera è iniziata la mostra fotografica sul Tibet presso il Teatro di Rifredi di Firenze. Abbiamo allestito una specie di salottino tibetano sulla sinistra dell'entrata con tanto di bandiera tibetana. Sono esposte 20 foto a colori 30x45 montate su 4 pannelli. La scelta della mostra indica un filo conduttore: tra cielo e spiritualità. E' un po' il motto del nostro Tibet, quello che abbiamo sentito così forte quando eravamo laggiù l'anno scorso. Il cielo è sempre molto presente, a volte direi quasi incombente. Nelle giornate nuvolose senti che potresti quasi toccarle da quanto sei in alto. L'azzurro saturo delle giornate di sole ti stordisce, la luce è accecante. Su questo cielo si stagliano monumenti buddisti, palazzi e montagne. Davanti a loro ci sono i tibetani; i vecchi spesso sono con il mulino di preghiera che fanno girare di continuo spargendo nell'aria i mantra contenuti all'interno. La spiritualità, più che la religione, impregna ogni angolo, ogni singola pietra del Tibet. E' questo uno dei grandi fascini del Tibet. Anche senza essere buddista, ed io non lo sono, senti una fortissima spiritualità e capisci che....... forse dovremmo rivedere il nostro modo di vivere e di pensare. Lì c'è qualcosa che va approfondito. Bisogna tornarci!
Non so se le mie foto riescono ad esprimere questo, probabilmente no. Il foyer di un teatro, con le persone in attesa di entrare nella sala, che chiacchierano, si salutano, corrono, come sempre, con il tempo in mano, non è l'ambiente migliore per fermarsi a meditare. E poi una foto è soltanto una foto. Ma il Tibet è il Tibet. So che prima o poi ci tornerò, magari solo con la mente ed il cuore. Tashi Delegs Tibet.
Un grazie a tutti coloro che hanno dato spazio alla mostra:
Elena nel suo famoso blog Io amo Firenze e su Firenze.net
Kristin Blancke sul blog di Viaggi in Asia
Enrico e il suo blog Life's a journey
ed ovviamente Florenze City Musical
(@Archetto 2007, riproduzione vietata)

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