sabato 18 dicembre 2010

Di Pietro: La Russa fascista!



Mi ha colpito questa precisa ricostruzione sul giovane La Russa fatta da Gianni Barbacetto (Fatto Quotidiano del 18/12/2010) che ho letto sul sito di Di Pietro e che che puoi leggere qui. Pubblico solo la prima parte ed una foto del "giovane militante capellone".

I suoi camerati d’un tempo, quelli che erano al suo fianco nel fuoco degli anni Settanta, non riescono a crederci. Proprio non ce lo vedono, Ignazio La Russa, nei panni del difensoredella legalità contro la violenza, dei poliziotti contro i giovani in piazza. “Fu proprio lui a volere più d’ogni altro la manifestazione del 12 aprile 1973 in cui fu ammazzato l’agente Antonio Marino”, ricorda Tomaso Staiti di Cuddia, camerata ed ex parlamentare del Msi. Allora Ignazio era un giovane dirigente missino, segretario regionale del Fronte della gioventù e leader a Milano di quella destra che si presentava davanti alle scuole e nelle piazze armata di catene e coltelli. Il 1973 fu l’anno più duro della “strategia della tensione”. “A Milano il Msi da tempo non riusciva a fare una manifestazione all’aperto, con corteo”, racconta Staiti. “Così La Russa s’impuntò: il 12 aprile dovevamo riuscirci. A tutti i costi. Man mano che la data s’avvicinava, diventava chiaro a tutti che sarebbe stato un massacro.
Alla fine il corteo fu vietato dalla questura. Ma Ignazio continuò a insistere: dovevamo scendere in piazza. E così fu”. Quel pomeriggio gli scontri con la polizia furono durissimi. Era arrivato a Milano da Reggio Calabria anche Ciccio Franco, il caporione dei “boia chi molla”. Durante la manifestazione (“Contro la violenza rossa”, diceva il manifesto che la convocava), furono lanciate perfino due bombe a mano Srcm. Una distrusse un’edicola in largo Tricolore. L’altra, in via Bellotti, uccise il poliziotto Antonio Marino, 22 anni, a cui fu tirata in pieno petto.

Di quel giorno, resta una foto che ritrae La Russa, capelli lunghi, occhi luciferini, assieme a Ciccio Franco, al senatore missino Franco Servello e a tutti i caporioni del Msi milanese. “Ma non aspettatevi di trovarlo direttamente coinvolto in azioni violente”, racconta un altro camerata che chiede di non fare il suo nome. “Ignazio restava nell’ombra, le cose le faceva fare agli altri. Era già un politico. E poi diciamolo: non è mai stato un cuor di leone. Dopo quel pomeriggio di sangue, Giorgio Almirante, che non amava quel ragazzotto con i capelli troppo lunghi e gli occhi spiritati, sciolse la federazione milanese del Msi e il Fronte della gioventù.
Il resto dell'articolo lo puoi leggere qui (e ne vale la pena!)

6 commenti:

  1. Chi ha scritto questo articoluccio? La Russa era violento? Chi ha ispirato lo scivano dell'articoluccio? Lo zampognaro abbruzzese?

    Gli occhi di La Russa spiritati?
    E quelli dello zampognaro come appaiono quando parla di Berlusconi? Quelli di Satana al confronto sono come quelli di una donna innamorata.

    L'autore del'articoluccio dica allo zampognaro che un ripasso di grammatica non gli farebbe male.

    E non si sa ancora se lo zampognaro abbia conseguito una laurea (come dice Berlusconi). Da come parla io dubito persino che abbia la licenza media.

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  2. Lo zampognaro abruzzese Antoniuccio e il fascista La Russa.

    Chi ha scritto questo articoluccio?
    La Russa nel 1973 era un violento fascista? E i comunisti, le Brigate Rosse: cos'erano?
    Confraternite benefattrici?

    Chi ha ispirato lo scrivano dell'articoluccio?
    Lo zampognaro abbruzzese?

    Gli occhi di La Russa spiritati?

    E quelli dello zampognaro come appaiono quando parla di Berlusconi?
    Quelli di Satana al confronto sono come quelli di una donna innamorata.

    L'autore del'articoluccio dica allo zampognaro che un ripasso di grammatica non gli farebbe male.

    E non si sa ancora se lo zampognaro abbia conseguito una laurea (come dice Berlusconi).

    Da come parla io dubito persino che abbia la licenza media.

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  3. Meglio il più sporco fascista che il meno criminale dei comunisti.
    La menzogna in bocca ad un comunista diventa verità! L'ha detto Stalin il massacratore e questa è l'unica verità detta da un comunista in cinquant'anni di menzogne, di barbarie, di miseria e di morte nei paradisi marxisti.
    Anche se le balle propinate da voi, ultimi avanzi del Comunismo assassino e truffaldino, fossero pura verità l'orrore dei passati governi e la rabbia schiumosa dei denigratori del Berlusca persuadono l'elettore a sbarrarvi la via del potere. Quando l'ultimo di voi sarà sparito, il Popolo Italiano potrà finalmente scegliere al di fuori della m****. Con profondo disprezzo mi sottoscrivo: Sinvio Valenti de Wiederschaun, vostro cordiale nemico da sempre. - silvalentauser@notmail.it

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  4. Mah.. questi commenti mi lasciano così.... come direbbe Renè dilla serie Boris, basito.
    Al di là degli insulti non aggiungono niente. Percepisco solo una rabbia profonda, un disprezzo dichiarato verso non si sa chi (Stalin?)
    Peccato perchè a volte i blog possono servire a confrontarsi civilmente. Un'occasione persa.

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  5. Silvio Valenti – appartieni al passato:
    sei vecchio e fortunatamente la grande mietitrice di qui a breve verrà a prenderti…
    La vecchiaia a quanto pare non ti ha condotto alla saggezza ma ad ulteriore ottusità: la tua ultima occasione di riscatto da una meschina esistenza votata all’odio è andata persa..

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  6. Ragazzi chiuderei questa discussione senza senso. Non tollero altri commenti di questo tipo!

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