sabato 24 novembre 2007

Pensare è sconsigliato

Ho davanti una lunga notte di lavoro. Un progetto complicato da finire per ..... ieri! Le idee da rincorrere, la musica che scorre lenta, come la testa. Pensare, progettare qualcosa, immaginarsi un qualcosa che non c'è. Non c'è nessuna scuola che te lo può insegnare. Ti possono dare gli strumenti, metterti in mano una matita, ma poi il foglio bianco rimane lì che ti guarda beffardo. Adoro il mio lavoro, è una sfida continua. Stanotte chi vincerà? Il foglio bianco o io? Ci sono ancora più di 8 ore all'alba, sono fiducioso!!
Scusate il post banale ma come dice Guccini "saranno cose già sentite, o scritte sopra un metro un po' stantio, ma intanto questo è mio". E visto che l'ho citato concludo il post con la Canzone di notte n° 2 di Guccini, il grande. Era il 1976, qualcosa è cambiato in questi 30 anni? Chi vuole morire pecora nera con noi alzi la mano!!!!!

Ma i moralisti han chiuso i bar
E le morali han chiuso i vostri cuori
E spento i vostri ardori
È bello, ritornar normalità
È facile tornare con le tante
Stanche pecore bianche.
Scusate, non mi lego a questa schiera:
Morrò pecora nera.

Saranno cose già sentite
O scritte sopra un metro un po' stantio,
Ma intanto questo è mio
E poi, voi queste cose non le dite
Poi certo per chi non è abituato
Pensare è sconsigliato
Poi è bene essere un poco diffidente
Per chi è un po' differente

Ma adesso avete voi il potere
Adesso avete voi supremazia, diritto e Polizia
Gli dei, i comandamenti ed il dovere
Purtroppo non so come siete in tanti
E molti qui davanti
Ignorano quel tarlo mai sincero
Che chiamano "Pensiero"

Però non siate preoccupati
Noi siamo gente che finisce male: galera od ospedale
Gli anarchici li han sempre bastonati
E il libertario è sempre controllato
Dal clero, dallo stato
Non scampa, fra chi veste da parata
Chi veste una risata

O forse non è qui il problema,
E ognuno vive dentro ai suoi egoismi
Vestiti di sofismi
E ognuno costruisce il suo sistema
Di piccoli rancori irrazionali,
Di cosmi personali
Scordando che poi infine tutti avremo
Due metri di terreno

E un'altra volta è notte e suono
Non so nemmeno io per che motivo
Forse perché son vivo
O forse per sentirmi meno solo
O forse perché è notte e vivo strani
Fantasmi e sogni vani
Che danno quell'ipocondria ben nota
Poi... la bottiglia è vuota


(Francesco Guccini, Canzone di notte n° 2)

2 commenti:

  1. Come ti capisco Fabio,
    tu pensa ... io sarò strana, ma quello è il momento che mi spaventa meno del progetto, perchè quando ho il foglio bianco comincio a produrre è il passagio successivo quello che mi blocca, cioè, il trasformare l'idea in qualcosa di reale che abbia una struttura logica e funzionale.
    Forse quando si lavora è tutto diverso rispetto a quando si progetta in facoltà, comunque come dici tu è sempre una sfida ed un gran lavoro intellettuale.

    Buon proseguimento.

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  2. Grazie Marianna. E' vero è la fase più bella ed è sempre più compressa visto come, nella pratica, siamo affogati da carte, leggi, circolari, regolamenti, marche da bollo, commissioni, indici, verifiche e pippe varie.

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